Titolo: Imaginaerum
Gruppo: Nightwish
Anno: 2011
Eccoci arrivati. Dopo quattro lunghissimi anni ci troviamo finalmente di fronte al nuovo lavoro del gruppo symphonic più amato e odiato dal pubblico: una band che nel 1996 ha avuto il coraggio di unire la musica metal ad una voce lirica e che una decina d'anni dopo ha avuto ancora più coraggio nel proporre una vocalist che è tutto l'opposto della Tarja che li aveva resi così famosi.
Con Dark Passion Play i Nightwish ci avevano regalato un gran bell'album; certo, non un capolavoro, ma brani come The Poet & The Pendulum, Master Passion Greed, The Islander e Meadows of Heaven lo rendono di certo un episodio indimenticabile nella loro discografia.
Ma arriviamo al cuore della recensione, Imaginaerum! L'album merita però alcune premesse fondamentali. Innanzitutto il nostro amico Tuomas ha avuto ben tre anni per ascoltare e capire le vere capacità della Olzon, cosa che non è successa con Dark Passion Play, le cui canzoni vennero scritte prima che le audizioni per la scelta della nuova cantante fossero finite, quindi non aspettatevi l'Anette di Amaranth o di Bye Bye Beautiful. Oltretutto Imaginaerum è (udite udite!) un concept album che verrà seguito da un omonimo film diretto da Stobe Harju, il regista del magnifico videoclip di The Islander, questo vuol dire che ci si dovrà aspettare parecchie novità sia sonore che strutturali, visto che questo è il primo concept dei nostri. Ci sarebbero altri elementi da analizzare, ma è più opportuno riportarli durante l'ascolto.